Tra tante torrefazioni sparse in Italia, diventa di fondamentale importanza  imparare a riconoscere il miglior caffè artigianale, in mezzo a tante proposte commerciali

Ci sono alcuni accorgimenti per scegliere il Miglior caffè artigianale.

In questo breve articolo ti spiego come.

Cominciamo dalla tostatura

E’ il procedimento che trasforma il chicco da verde al suo tipico colore bruno.

Al Sud, è più spinta e scura. Ma in linea di massima, quella di una torrefazione artigianale rispetta le caratteristiche del chicco. Il risultato finale è una caffè ricco di aromi, profumato.

Al contrario, una tostatura più estrema (tipica delle produzioni industriali) altera decisamente il gusto del caffè, alterando le sue caratteristiche aromatiche.

Ma la superiorità di un caffè tostato con metodo artigianale si riconosce subito, a partire dall’apertura della confezione di caffè in grani: apprezzerai il diffondersi di aromi unici e una tostatura uniforme del prodotto, con tutti i chicchi che hanno raggiunto lo stesso grado di imbrunimento.

Il secondo aspetto riguarda la miscela.

La tradizionale prevede:

• 33% di arabica fine;
• 33% di arabica-brasile, che fa da collante alla miscela;
• 33% di una buona robusta ben tostata.

La miscela arabica è la più pregiata nel mercato, quella più delicata al palato, dalle note fruttate e dal gusto più dolce. La miscela robusta invece, non è sempre ben apprezzata da tutti, avendo un gusto più deciso e forte, percepito come duro e persistente.

Infine: la provenienza dei chicchi.

Nello scegliere il miglior caffè artigianale, questo fattore è quasi mai tenuto in considerazione. Tant’è vero che le etichette spesso omettono questo aspetto, dato che non c’è alcun obbligo di legge di riportarlo.

Eppure la conoscenza dell’origine influisce notevolmente sulla percezione del gusto.

Nell’assaggio di un buon caffè artigianale, preparato a regola d’arte, la differenza si sente.

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