Studi scientifici affermano che il caffè in gravidanza non fa male (se bevuto in quantità ridotte). L’OMS è d’accordo. Ma un nuovo studio dice il contrario

In tanti mi chiedono se il caffè in gravidanza faccia male oppure no.

Tra questi, cito l’analisi riportata sul New England Journal of Medicine.

La risposta alla domanda “caffè in gravidanza si o no” è univoca: l’invito è a dimezzare le dosi. Lo afferma anche l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) che raccomanda di non assumere più di 200 milligrammi al giorno.

La caffeina è in grado di passare all’interno della placenta e arrivare così al feto. E’ stata infatti evidenziata una correlazione tra alti livelli di caffeina nel sangue e un maggiore rischio di aborto e di basso peso alla nascita dei neonati.

Proprio per questi motivi, un nuovo studio pubblicato su BMJ Evidence-Based ha messo in discussione le linee guida dell’OMS: non esiste un livello minimo di caffeina da poter assumere per portare a termine una gravidanza sicura.

Le donne incinte, quindi, dovrebbero evitare di bere caffè. Il rischio è di un aborto spontaneo o di un basso peso del bambino alla nascita e di altre complicazioni.  

Quindi bere caffè in gravidanza fa male o no?

Per rispondere a questa domanda, il team di Jack James dell’Università di Reykjavik, in Islanda, ha analizzato più di 1.200 casi disponibili sull’effetto della caffeina nelle donne in attesa di un figlio.

I risultati hanno evidenziato esiti negativi della gravidanza.

Nel complesso, la ricerca ha riscontrato una correlazione statistica tra il consumo di caffeina (senza soglia minima) e la possibilità di esito negativo della gravidanza, con l’eccezione delle nascite pretermine.

In pratica, meglio evitare completamente la caffeina. 

Vuoi saperne di più?