Storia e origini del caffè
Storia e origini del caffè
Le origini del caffè risalgono molto probabilmente al medioevo ma a quel tempo non era la bevanda che conosciamo oggi, il cui sviluppo iniziò nel 1300
Le origini del caffè vanno fatte risalire all’Etiopia. L’albero di Coffea (la specie nativa non domesticata) è infatti originario dell’antica provincia di Kefa (da cui trae il nome) situata nel Sudovest dell’Etiopia,
Fu poi importato in Arabia dove la coltivazione del caffè iniziò a svilupparsi.
Inizialmente, questa bevanda non era quella che conosciamo oggi. All’epoca infatti i semi venivano schiacciati e lasciati fermentare per ottenere una sorta di vino detto qahwa.
Solo verso la fine del 1300, gli arabi iniziarono a tostarlo e a trasformarlo nella bevanda che oggi conosciamo.
Il caffè raggiunse poi l’Egitto e di qui si diffuse nell’impero turco Ottomano e verso Oriente, fino all’India.
In Europa fu introdotto nella seconda metà del 500 per iniziativa soprattutto dei mercanti veneziani.
Nel corso del XVII secolo, “il rito del caffè” si diffuse così tanto da venire aperti i primi caffè letterari, nei quali presero vigore grandi correnti artistiche e culturali. In Inghilterra nel XVII sec. si moltiplicarono le “Coffee Houses” soprannominate “penny universities” perché, al prezzo di un solo penny, tutti potevano recarsi in quei luoghi per consumare caffè e ascoltare le conversazioni di scrittori, artisti, avventurieri, ecc…
Le origini del caffè: la pianta
Oggi vediamo il caffè in chicchi e non conosciamo la sua pianta che è una tropicale sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiaceae.
La sua fioritura e la conseguente fruttificazione dipende dall’intensità delle piogge: quanto più sono numerose, tanto più saranno numerose le fioriture.
Dal fiore nascono i frutti, ovvero le drupe (molto simili ad una ciliegia) che, raggiunta la maturità, assume un colore rosso-nerastro. Al suo interno si trovano la polpa e due semi, avvolti da una pellicola rigida e spessa che li protegge.
Ogni frutto contiene normalmente due semi verdastri che sono appunto i chicchi di caffè; talvolta se ne trova uno solo, chiamato caffè perla caracolito.
Tra le diverse specie esistenti la più pregiata è la Coffea arabica seguita dalla Coffea robusta.
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